Tutorial pochette tazza da the





Ho deciso di proporre questo tutorial non perché ritenga di avere qualcosa da insegnare, ma perché ho notato che talvolta, quando cerco in rete le spiegazioni per realizzare qualche progetto di cucito, mi imbatto in tutorial molto interessanti, ma che danno per scontati alcuni passaggi. Quando provo a realizzare i progetti proposti mi rendo conto che quello che ad una prima lettura mi sembrava chiaro, al momento di metterlo in pratica, tanto semplice non è.
Ecco perché ho pensato di provare a spiegare un progetto facile, ma con qualche passaggio non proprio elementare, per venire in aiuto a chi, come me, talvolta ha bisogno di qualche dettaglio in più per riuscire a completare la confezione senza incertezze.
Ovviamente, presupposto base per poterlo seguire è la conoscenza dell'abc del cucito a macchina e a mano. Sicuramente chi cuce da tempo sorriderà di fronte a certe spiegazioni, dandole per scontate, ma spero che chi ha una limitata esperienza di cucito possa trovarvi qualcosa di utile.

Il cartamodello è indicativo. In rete se ne possono scaricare diversi. Il procedimento di confezione rimane il medesimo in tutti i casi.

Per realizzare questa tasca con zip a forma di tazza di the (ispirata ai bellissimi lavori di Patchwork Pottery), utile per riporre piccole cose, magari le bustine di the o infusi da portare in viaggio, oppure anche come simpatico portamonete, occorrono:
  • 6 pezzetti di stoffa lunghi almeno 18 cm e alti almeno 10 cm in 3 differenti fantasie, (oppure un unico tipo di stoffa da cui ricavare due pezzi) per i due lati esterni della tazza,
  • una stoffa intonata alle altre per la fodera interna, da cui ricavare due pezzi, le cui dimensioni saranno uguali a quelle di ciascun "lato" finito della tazza,
  • un pezzo di stoffa di cm 15 per 3 in una delle tre fantasie scelte per l'esterno per confezionare il manico della tazza,
  • un batuffolo di cotone per l'imbottitura del manico,
  • imbottitura sottile, adesiva o meno,
  • due pezzetti di stoffa color panna e un pezzo di cordoncino o spago per la "bustina decorativa",
  • cerniera in colore abbinato alla stoffa che costituirà la striscia superiore della tazza, di lunghezza almeno pari al lato dritto del cartamodello.
Preparazione dei "lati" della tazza

Per iniziare, devo "costruire" la stoffa che mi servirà per ciascun "lato" della tazza, usando la tecnica del patchwork. Prendo le misure di ciascuna striscia (o settore) di stoffa dal cartamodello (le cui misure, comunque, sono indicative: nulla vieta ad ognuno di modificarle secondo il proprio gusto) e aggiungo a queste  in lunghezza il doppio del margine di cucitura scelto: se decido di usare il piedino patchwork, il cui margine è 0,625 cm (approssimato per praticità a 0,6) dovrò calcolare 1,2 cm in più  sul lato lungo del mio rettangolo di stoffa; se preferisco usare il piedino standard, il cui margine è di 0,75 cm, dovrò calcolare 1,5 cm in più sul lato lungo.
In pratica, appoggio il modello della tazza su uno dei rettangoli di stoffa di partenza e prolungo le linee che delimitano la striscia più alta, che farà da bordino, fino alla fine della mia stoffa, ottenendo l'altezza pari a quella del modello. Non mi preoccupo, per il momento, della larghezza, perché si definirà automaticamente quando ricalcherò il perimetro dell'intero cartamodello.


A questo punto, misuro in più punti la distanza di 0,6 cm (o 0,75 cm a scelta) lungo i lati lunghi del rettangolo, unisco i punti con una linea e ottengo così la misura della stoffa che mi servirà per cucire insieme alle altre la prima delle tre strisce (comprensiva, cioè, dei margini di cucitura). Ritaglio la stoffa in eccesso.



Ripeto il procedimento per ciascun rettangolo in base alle misure così ottenute e cucio insieme due rettangoli di stoffa, partendo da quello che sceglierò di posizionare in basso (quello più grande), sovrapponendo due lati lunghi dritto contro dritto facendo combaciare i margini.





Appiattisco la cucitura con le dita e  cucio con lo stesso sistema la terza stoffa sopra la seconda. 


Dal rovescio stiro i margini in modo da mandarli in due versi opposti (se preferisco, posso anche stirare i margini sovrapposti: l'importante è appiattire la cucitura).



Al termine di queste operazioni avrò ottenuto tutte le strisce della tazza nell'ordine stabilito.

A questo punto, devo riprodurre sul mio pannello patchwork le misure e la forma del cartamodello.  Lo sovrappongo alla stoffa in modo da far combaciare i bordi delle strisce, lo appunto con gli spilli e con una penna termolabile (che si cancella col calore del ferro da stiro)



segno il perimetro della tazza e a questo aggiungo il solito margine di cucitura (uguale a quello usato finora). Praticamente, disegno la tazza più larga di 0,6 o di 0,75 cm lungo tutto il perimetro (sul lato superiore diritto, avrò già il margine finito, perché l'ho già calcolato quando ho tagliato il rettangolo dal quale sono partita per ottenerlo), aiutandomi con un righello per determinare dei punti equidistanti, che unirò con un tratto di penna.


Anche se le strisce cucite non combaciano perfettamente con quelle del cartamodello (cosa che può succedere se i margini di cucitura non sono precisissimi), posso cercare di mascherare il difetto sovrapponendo il pizzo decorativo o la passamaneria tra la seconda e la terza striscia e cucendolo con un filo in tinta per mascherare la cucitura. Per questo, è preferibile allineare con precisione il cartamodello con le linee della prima striscia, piuttosto che con quelle della seconda e terza.


A questo punto taglio un pezzo di imbottitura sottile che abbia all'incirca le dimensioni del mio rettangolo formato dalle tre strisce di stoffa e con gli spilli lo fisso sul rovescio di questo.
Posso anche decidere di imbastire lungo il perimetro, per fissare meglio l'imbottitura alla stoffa, in modo che non si sposti in fase di trapuntatura. Questo passaggio è superfluo se si usa un'imbottitura termoadesiva.
Sulla stoffa disegno anche le linee interne, che mi serviranno come guida per trapuntare con un filo in tinta con la stoffa oppure a contrasto.
Ritaglio stoffa e imbottitura seguendo il profilo della tazza tracciato sul dritto della stoffa.
Se lo desidero, posso fare un ricamo decorativo su una delle strisce, a mano, a macchina con la tecnica del free motion, o più semplicemente usando un punto decorativo della macchina da cucire.
Ripeto tutto il procedimento per l'altro lato della tazza.



Ecco i due pezzi della tazza tagliati dopo aver cucito il pizzo e ricamato la fascia color panna, con i segni della penna termolabile che mi guiderà nella trapuntatura. Gli spilli tengono ferma l'imbottitura sottostante.


Taglio con lo stesso sistema i due pezzi di fodera.


Cucitura della cerniera

Preparo i lati della tazza per la cucitura della cerniera: allineo il lato superiore della cerniera col cursore verso il basso al lato superiore della stoffa che costituisce il fronte della tazza, col dritto verso l'alto (in pratica, il dritto della stoffa e il dritto della cerniera "si guardano"). A questa sovrappongo il lato superiore della fodera, anch'essa col dritto verso il basso (quindi dritto della tazza e dritto della fodera "si guardano", con la cerniera in mezzo).
Fisso il mio "sandwich" con gli spilli e poi imbastisco la cerniera.




Cucio la cerniera col piedino per cerniere (o mezzo piedino), allineandone il margine alla parte "in rilievo" della zip, che mi farà da guida per cucire dritto.




Ripeto questa operazione per l'altro lato della cerniera.



Posso ribattere la cucitura della zip con un'impuntura sul dritto per fissarla meglio. Io ho preferito usare un filo bluette per la cucitura sopra la stoffa a pois e uno panna per la parte inferiore della cucitura, per accordarlo col colore della fodera.

Per riuscire a fare una cucitura dritta e vicina ai dentini della cerniera, è utile usare un piedino come questo, allineando la lamella sulla destra della zip per aiutarsi a mantenere la distanza costante e allineando l'ago poco più a destra della lamella.

Ecco come si presenta la tazza con la cerniera cucita.


Preparazione del manico della tazza

Piego la stoffa a metà sul lato lungo sovrapponendone i margini


Il dritto della stoffa va all'interno! 
Cucio lungo il margine, col solito margine di cucitura (nel mio caso 0,6 cm).
Con molta pazienza (è un lavoro lungo) risvolto al dritto, aiutandomi con un bastoncino con la punta smussata, il manico di un pennellino o una penna chiusa e imbottisco con ovatta. 



Terminata l'imbottitura, chiudo con una cucitura i due lati corti rimasti aperti. Non occorre ripiegare all'interno i margini di cucitura, in quanto rimarranno all'interno della tasca, cuciti tra fronte e fodera, perciò non si vedranno a lavoro finito.



Per distribuire l'ovatta in maniera uniforme, faccio rotolare per qualche secondo tra le mani il manico.

E' il momento di cucire un'eventuale etichetta sulla fodera.


Spillo il manico sul fronte della tazza e lo fermo con qualche punto, tenendolo all'interno (rivolto verso la stoffa e non come si vedrà a lavoro finito) e stando attenta a non cucirlo sulla fodera.



Dopo aver aperto la cerniera per 3/4 (deve passarci una mano) per permettermi di risvoltare al dritto dopo la cucitura, accoppio i margini dell'esterno della tazza in modo che i lati dritti si guardino e facendo attenzione a far combaciare le linee delle strisce e il pizzo o la passamaneria.

E' importante ricordare di aprire la cerniera prima di cucire per chiudere la tazza.


In questa fase occorre molta attenzione a far combaciare tra loro le fasce della tazza corrispondenti sul lato opposto, privilegiando il loro corretto allineamento piuttosto che cercare di allineare perfettamente i margini esterni dei due "lati" della tazza (il perimetro).

Cucio intorno al perimetro della tazza allineando il piedino al margine.
Ripeto l'operazione anche con la stoffa della fodera, ma devo ricordarmi di interrompere la cucitura un po' prima di raggiungere il fondo (nella foto, prima dello spillo blu, per poi riprenderla dopo lo spillo giallo). 
Questa apertura mi permetterà di risvoltare la tazza a lavoro finito.

La foto mostra le cuciture finali: completa quella dell'esterno, lasciata aperta sul fondo quella della fodera. La cerniera in eccesso è stata tagliata.
Cucirò poi l'apertura con un'impuntura a macchina o, come preferisco fare io, a mano con un punto nascosto, dopo aver ripiegato all'interno i margini della fodera rimasti liberi e averli stirati per appiattirli.




Particolare dell'interno della tazza



Preparazione della "bustina di the decorativa"

Per confezionare la bustina, taglio da ciascun pezzo di stoffa color panna la forma del cartamodello, aggiungendo lungo tutto il perimetro il margine di cucitura, come spiegato in precedenza (anche se in questo caso, non essendo vincolati a misure prestabilite, si può semplicemente ricalcare il cartamodello in doppio, ossia sovrapponendo i due pezzi di stoffa, e ritagliare con un margine approssimativo).
Per la scritta TEA (o qualunque altra si preferisca), si può scegliere tra la cucitura di un alfabeto decorativo a macchina, dei colori per tessuto da usare a mano libera o con un timbro, oppure il ricamo a mano o a macchina. In quest'ultimo caso, consiglio di effettuare il ricamo prima di tagliare la stoffa, così da avere a disposizione una pezza più ampia da inserire nel telaio.
A questo punto non resta che sovrapporre i due pezzi dritto contro dritto, dopo aver posizionato il cordoncino o lo spago al centro del lato corto fino a toccarne il bordo, spillare e cucire lungo il perimetro, ricordando di lasciare sul fondo un'apertura (che andrà poi richiusa) sufficiente a permettere un risvolto discretamente comodo e infine legare il cordino al cursore della cerniera.
Un'alternativa più semplice e veloce (perché risvoltare al dritto pezzi così piccoli è lungo e non sempre gli angoli escono perfetti nonostante l'accortezza di eliminare i triangolini dei margini di cucitura) consiste nell'accoppiare i due pezzi di stoffa col dritto verso l'alto (i rovesci combaciano) e cucire a vista a pochi millimetri dal perimetro. C'è chi lascia i margini liberi, senza uno zigzag di rifinitura per evitare che si sfilaccino, soprattutto se la stoffa è abbastanza grossa, e chi preferisce rifinire con un sopraggitto, magari con filo trasparente.
Ho notato che lo spago si fissa meglio tra i due pezzi di stoffa e non si sfila se prima di cucire si fa un piccolo nodo alla parte che rimane all'interno della bustina.







Commenti

Theresa ha detto…
Gracias por la explicación que es importantísima para los que apenas sabemos coser. Gracias

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